giovedì 11 marzo 2010

brotherhood



Tempo presente e tempo passato
sono forse entrambi presenti
nel tempo futuro e il tempo futuro
è contenuto nel tempo passato. Se tutto il tempo
è eternamente presente
tutto il tempo è irredimibile.
Ciò che avrebbe potuto essere
è astrazione che rimane
possibilità perpetua
solo nel mondo della speculazione.
Ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato
mirano a un solo fine
che è sempre presente.
Eco di passi nella memoria giù per il corridoio
che non prendemmo verso la porta
che non aprimmo mai
nel giardino delle rose.
Eco delle mie parole, così, nella vostra mente.


(T.S. Elliot)



Quando ripenso al mio passato, quando cerco di tornare da dove sono venuto, scopro senza sorpresa che ciò che so riguardo a chi ero anni fa è ciò che chi era con me a quel tempo mi ha raccontato. Si tratta - alle mie orecchie - di un racconto della vita di qualcun altro, di cui faccio parte, ma di cui non sono partecipe. Sono nel racconto, ma non del racconto.
Da qui, la mia compostezza nei confronti del passato; da qui, la mia freddezza verso il ricordo, mio solo per diritto, non per essenza. Il passato sta al nostro presente come le ossa stanno al corpo.
La memoria lega gli istanti, strumento per l’estensione nel tempo: ieri, oggi, domani; dello spazio: qui, altrove; del divenire: essere, muoversi, cambiare.
La memoria ci concede più tempo.



Come fossili per un archeologo senza pudore, riprendo in mano le vecchie fotografie, biglietti d’auguri, cartoline, videocassette, e non posso non pensare a quanto questi non siano altri che orpelli di anni senza più contorni.



Riportare la memoria passata alla mente presente, reinterpretarla alla luce del tempo, fotografare mio fratello e me, come paterni e sconfitti, diversi e gemelli, mano nella mano, una lotta sul letto, un abbraccio coi capelli, contando gli anni con i tatuaggi, come cerchi di un albero caduto ma ancora vivo.



Sostare con lui nella stessa fotografia mi imbarazza, all'idea.
Troppo adulti per essere a nostro agio nel farlo, troppo giovani per smettere i pudori con l’esperienza.
Riprendere le stesse cornici

i nostri posti, le nostre luci, i vecchi giochi

e riempirle di nuove fotografie del tempo che passa, che è passato.
Che è presente.




Non cesseremo di esplorare
e al termine delle nostre esplorazioni
torneremo là dove abbiamo iniziato
e conosceremo quel luogo
per la prima volta.

(T.S.Eliot)



La memoria ci concede più tempo.